sabato 29 gennaio 2011

Marzano (PV), il ponte-canale del Cavo Marocco






Immerso nei boschi di pioppi, sul confine comunale tra Marzano e Torre d'Arese scorre da poco più di due secoli, incanalato tra due poderosi argini di terra, il Canale Marocco Lorini, ultima imponente opera di irrigazione costruita nelle terre del pavese orientale. Nelle immediate vicinanze di Marzano, detto canale irriguo scavalca il fiume Lambro Meridionale con un bellissimo ponte in muratura costituito da sei slanciate arcate a tutto sesto, lungo circa un centinaio di metri. La costruzione fu terminata nel 1808 ed è unica nella zona per grandezza. Avvicinandoci alla muratura, possiamo anche notare come gli uomini di un tempo lavoravano con raffinato senso artistico anche strutture edificate al solo scopo funzionale, infatti, a tratti si conserva l'intonaco che ricopriva l'intero manufatto, questo intonaco era colorato con "terra rossa", ad imitazione del sottostante paramento murario in mattone; un lavoro "certosino" il finto mattone su calce, era addirittura eseguito con i letti di malta stilati e rifiniti con un righell0 (vedi foto di dettaglio). Purtroppo come al solito però, l'indifferenza è padrona di quest'epoca e, l'intera struttura presenta crepe abbastanza minacciose dove l'acqua del soprastante canale penetra, percolando sulla muratura che nel pieno dell'estate si ricopre di muschio ed erbusti e, nell'inverno congela, regalandoci delle splendide ma pericolose cascate di ghiaccio (vedi foto). Eppure non è dispendioso stuccare delle crepe, ma questa operazione viene eseguita assai di rado.

Il monumento sfida il tempo, impassibile con il suo incedere, l'uomo moderno lascia che sia e non guarda più con occhio attento, quasi che il sudore e la fatica degli uomini trascorsi non possiedano più valore.
Mauro Manfrinato

Nessun commento:

Posta un commento