domenica 30 ottobre 2011

Il castello di Gerenzago (PV), un monumento da salvare.


Il Castello di Gerenzago è una costruzione quadrata che conserva ancora l’antica architettura feudale (secondo gli studiosi De Bernardi e Mons. Gianani è stato completato nel secolo XV, questo si evince anche dalle sue murature e da alcune particolarità architettoniche). Il portone d’accesso reca i segni del ponte levatoio, il cortile conserva una pavimentazione di mattoni disposti a spina-pesce. Una scala esterna all'interno della corte porta ad un terrazzo con pregevole balaustra lignea, forse d'epoca settecentesca. All'esterno le murature conservano ancora tracce di finestre ad arco ribassato originali, e alcune belle finestre cinquecentesche con cornici modanate e decorazioni a dente di sega sotto gronda.
Due lati del Castello conservano inoltre i resti di torrette sporgenti e qualche tratto della vecchia merlatura. Ancora oggi permangono attorno alla fortificazione i resti del fossato.
La prima edificazione di un castrum a Gerenzago è già da farsi risalire al tempo della incursione ungara in Italia, ovvero attorno alla prima metà del secolo decimo. comunque da alcune fonti documentarie risulta l’esistenza del Castello di Gerenzago già nel 1039.
Nel 1381 detto castello è coinvolto nell’assalto contro Bernabò Visconti. Un documento dell’Archivio Notarile di Pavia riporta la protesta del nobile Cristoforo de’ Capitani, signore di Gerenzago, all’Abate di San Pietro in Ciel d’Oro per i danni al Castello di Gerenzago rimasto danneggiato da assalti e devastazioni ad opera delle truppe milanesi.
L'edificio è allo stato attuale abbandonato ed è di proprietà privata, benchè rappresenti un importante monumento per il paese e per il circondario territoriale, si trova in uno stato di avanzato degrado pencolando nell'indifferenza del proprietario e del comune, ambe due disinteressati ad un rilancio culturale del monumento storico. I tetti in più parti sono pericolanti, e nelle parti basse la muratura quattrocentesca perde i pezzi. Nei mesi estivi rovi ed erbacce nascondono buona parte della costruzione, contribuendo al degrado delle strutture.
Mauro Manfrinato.